Elon Musk, occhio nero: "Un pugno di mio figlio". Poi arriva rivelazione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Elon Musk, occhio nero: “Un pugno di mio figlio”. Poi arriva rivelazione

Elon Musk

Elon Musk si presenta con un occhio nero accanto a Donald Trump per annunciare l’addio al Dipartimento Doge. La verità dietro il livido.

Nello Studio Ovale della Casa Bianca, Elon Musk ha fatto la sua comparsa accanto a Donald Trump per formalizzare l’uscita dal Dipartimento per l’Efficienza Governativa, noto come DOGE. Ma a catalizzare l’attenzione non è stato solo l’annuncio: il fondatore di Tesla e SpaceX si è presentato con un occhio nero, un cappellino con la scritta “DOGE” e una t-shirt nera in stile “Il Padrino” con la scritta The Dogefather.

Elon Musk che saluta
Elon Musk – newsmondo.it

Un’uscita di scena teatrale e simbolica

Il tono della conferenza è stato tutt’altro che freddo. “Oggi si parla di un uomo di nome Elon”, ha esordito Trump. “Ha fatto un lavoro eccellente e non aveva bisogno di fare tutto questo. È degli uomini d’affari di primissimo piano, uno dei più grandi innovatori che il mondo abbia mai prodotto. Ha lavorato senza sosta per portare avanti un programma di riforma del governo mai visto prima. Abbiamo rescisso molti contratti, abbiamo posto fine a sprechi e migliaia di frodi. I numeri di cui parliamo sono già impressionanti, ma potrebbero raddoppiare o triplicare nel corso del tempo.”

Il mistero del livido svelato con ironia

Il legame tra Musk e Trump, nonostante l’uscita formale, sembra destinato a proseguire. “Molte persone del Doge resteranno. Elon non andrà davvero via, ho la sensazione che farà avanti e indietro…”, ha aggiunto il presidente. “Il Doge è il suo bambino… Quello che ha fatto Elon per l’America non ha eguali nella storia moderna. Voglio ringraziarlo per il tempo che ha dedicato all’incarico, immaginate poterlo chiamare ‘dipendente speciale’ del governo?”

Da parte sua, Musk ha chiarito: “Questa non è la fine del Doge, questo è l’inizio. L’influenza del Dipartimento aumenterà in futuro, così come lo staff che ha fatto un lavoro incredibile. Io continuerò a venire qui come visitatore, come amico e come consigliere del presidente.”

Poi, incalzato dai giornalisti, ha smentito le voci sulla presunta assunzione di droghe: “Oh, il New York Times? È la stessa testata che ha vinto il premio Pulitzer per la bufala del Russiagate?”.

Ma la rivelazione più inaspettata arriva alla fine. “Stavo giocando con mio figlio X. Gli ho detto di darmi un pugno e lui l’ha fatto.” Un momento privato, trasformato in simbolo dell’umanità dietro al personaggio.

L’occhio nero di Musk, lungi dall’essere il frutto di tensioni o scandali, è solo il risultato di un gioco tra padre e figlio. Un’uscita di scena teatrale, ma con un tocco di disarmante autenticità.

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ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2025 10:23

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